POETA
Ho provato
a sfondare
pareti
di paroleHo cercato
la chiave
della tua
ricercadi SENSO.
(1° giugno 2018) A Maurizio
G. NOTARANGELO, Quel che resta, Tabula fati 2018
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Una poesia accattivante, una poesia che ti fa sentire a casa, viva, immediata, verde pur in una veste semplice, ma raffinata.
Una poesia ricca di ascendenze eppur originale, una poesia che riesce a coniugare sogno e realtà, ad amalgamare cuore e ragione, Natura, uomo ed Ecologia. E tutto avviene in maniera “lene” (Non è facile fare verde). In questo caso chi scrive riesce a rendere poesia lo slogan e il senso della sua Associazione di appartenenza, Fare Verde.
Il desiderio, la curiosità di conoscere da vicino la scrittura di chi, “per mestiere”, segna il cammino a chi si inoltra in questo mondo, oltre al titolo suggestivo, La guerra di Lia, mi hanno invogliato alla lettura di questo testo.
Il mio vuole essere una specie di omaggio o meglio di cortese attenzione verso siffatta “arte”. Complici gli Stati generali Tabula Fati e le lezioni di Silva che ho avuto il piacere e l’onore di seguire per ben due volte.
Shakespeare nella commedia La tempesta (atto IV, scena 1a) mette in bocca a Prospero, duca di Milano e mago, la frase: «Noi siamo della stessa sostanza di cui son fatti i sogni, e la nostra breve vita è circondata da un sonno».
Dunque, se dobbiamo credere a questo assunto, l’effimera esistenza umana è sostanziata e avvolta dalla dimensione onirica. Meditando sul sogno, Daniele Giancane si è soffermato sull’incipit del poemetto The Dream di Byron: «Duplice è la nostra vita: il Sonno ha il suo proprio mondo, / un confine tra le cose chiamate impropriamente / morte ed esistenza».
Ad un certo punto qualcuno bisognava che lo dicesse; e Vito Davoli lo dice.
Lo dice che il discorso razzista e discriminatorio di chi vuole chiudere le frontiere alla sofferenza umana e lasciare morire chi fugge da sofferenze inimmaginabili non può agire nel discorso pubblico e privato in modo indisturbato.
Ben scritto, poliziesco (?), labirintico, ma non è tutto qui. Tanti ambienti circoscritti e una girandola di personaggi. Ogni capitolo è una storia a sé, quasi una monografia. Ci ho messo un po’ ad addentrarmi in questa lettura anche perché il giallo, come recita il frontespizio, è un genere che frequento poco.