Di seguito alcuni suggerimenti di lettura selezionati sul web che consigliamo.


«QUESTO AUTENTICO RIBELLE».
Albert Camus su René Char

Il rapporto tra Albert Camus e René Char è consacrato dalla Storia, testimoniato da una Correspondance (pubblicata nel 2007 da Gallimard, a cura di Franck Planeille) di rara intensità. I due si incontrano nel 1945, il sigillo di un’amicizia profonda è nella dedica a Fogli d’Ipnos, “A Albert Camus”, secondo l’antico patto dei legami letterari, oltre il tempo (così Melville dona Moby Dick a Hawthorne; così T.S. Eliot dedica La terra desolata a Pound). “Nel febbraio del 1945, Albert Camus volle i Feuillets d’Hypnos per la collezione ‘Espoir’ da lui diretta, per Gallimard. Il libro apparve nell’aprile del ’46 e si può dire che da quel momento data la fama, non solo francese, di René Char”, scrive Vittorio Sereni, traduttore congeniale di Char, suo seguace. Camus era più giovane di sei anni: la poesia di Char gli apparve come una rivelazione, un colpo d’ascia: “il più grande evento nella poesia francese dopo Rimbaud”, disse, nel 1949. 

da www.pangea.news


GIUSEPPE UNGARETTI e quelle riflessioni così attuali sul futuro della poesia e della società

Da qualche anno a questa parte, le dinamiche del mondo letterario riservano ingiustamente alla poesia un ruolo marginale. Non si discute in questo caso del valore della poesia in sé, da tutti riconosciuto, quanto dell’aspetto meramente commerciale. La maggioranza dei lettori predilige il genere romanzo e gli editori assecondano volentieri i loro gusti. Basti pensare che nel rapporto sul mercato del libro 2019 in Italia, pubblicato dall’AIE (Associazione italiana editori), laddove si parla di generi letterari, la poesia non risulta neppure citata. Si parla di narrativa (italiana o straniera) di “non fiction specialistica” (libri di psicologia o filosofia) e di “non fiction generale” (politica e attualità, divulgazione scientifica, costume). Altrove si parla dei libri per bambini e ragazzi, ma di poesia neanche l’ombra.
Ripensavo così ad una riflessione del grande poeta Giuseppe Ungaretti di cui quest’anno, peraltro, ricorre il 50° anniversario della morte, occorsa a Milano nella notte tra l’1 e il 2 giugno 1970.
Parole riprese da molti critici, tra cui Leone Piccioni in “Vita di un poeta: Giuseppe Ungaretti”, ma che, rilette ora, assumono una dimensione quasi profetica, perchè sembrano prefigurare il mondo di oggi in generale, e non solo quello letterario.

http://letturesocial.blogautore.espresso.repubblica.it/


Poesia greca: i versi incandescenti di Cleopatra Lymperi
di Anna Santoliquido

La Grecia è la grande Madre della poesia, senza i suoi vati la lirica non sarebbe esistita. Sin dall’antichità i poeti ellenici ci hanno illuminato la strada, cantando le gesta degli eroi, l’amore, la natura, gli dei, il destino dei mortali.

Quinto Orazio Flacco (Venosa, 65 a.C. – Roma, 8 a.C.), il più grande poeta latino, si recò ad Atene a raffinarsi. Lì studiò greco e filosofia e respirò l’aria dei pensatori. Più tardi collegherà la satira alla commedia greca di Aristofane, Eupoli, Cratino.

da lagedorivista.wordpress.com


FORMA E CONTENUTO: IL PRINCIPIO DI DETERMINAZIONE DEL POETICO

Il principio di determinazione del poetico non è il contenuto bensì la forma. Il contenuto, o argomento, infatti, può essere qualsiasi cosa.

Scolio: da ciò discende necessariamente l’assunto che non esistono termini o parole o sintagmi o espressioni che debbono essere banditi dalla poesia.

da www.poesiadelnostrotempo.it


Poesia giapponese: il tocco leggero della favola nei versi di Kayoko Yamasaki
di Anna Santoliquido

A marzo 2017, per celebrare la Giornata Internazionale della Donna, con le amiche del Movimento Internazionale “Donne e Poesia” di Bari organizzammo la XVI Edizione di “Cocktail diVersi” sul tema Maternità e infanzia nella lingua della poesia. Discutemmo molto per l’individuazione dell’argomento che volevamo dibattere insieme a poete e scrittrici provenienti da Bulgaria, Serbia, Israele, Giappone, Russia, Romania e dalle città di Monza, Torino, Firenze, Pistoia e altre località di Puglia e Basilicata.

da lagedorivista.wordpress.com