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Categoria: Poesia dialettale Page 2 of 7

SALVATORE SINI: «Non potho reposare» in dialetto sardo.

Chi è Salvatore Sini? E’ stato un professore di Lettere, noto anche come Baddore Sini, nato a Sarule nel 1873, deceduto a Nuoro nel 1954.

Figlio di un contadino, intraprese gli studi e si laureò nel 1904. Forse non è una grande figura letteraria, ma compose A diosa, nota anche come Non potho reposare, che fu musicata dal maestro Giuseppe Rachel.

LINO AGIULI, «A cchelòre» nel dialetto di Valenzano.

Ma anche i modi di scrivere poesia dialettale sono infiniti. Lino Angiuli, raffinato poeta di Valenzano (ma residente a Monopoli), sin da La parola l’ulivo (1967) porta avanti una sua concezione della parola come ricerca e sperimentazione.

Nella Giornata Nazionale dei Dialetti, omaggio a GRAZIA STELLA ELIA.

Oggi 17 gennaio è stata proclamata la giornata dei dialetti. È inutile tornare sull’importanza del dialetto, che è il codice primario, la vera identità del ‘parlante’, l’anima segreta, inalienabile.

Tutto puoi togliere al popolo – scrive Ignazio Buttitta – ma non gli puoi togliere il dialetto, la lingua dei padri. E il dialetto – nonostante le ripetute profezie sulla sua fine – resiste ed anzi pare riprendere vigore, grazie a romanzi e films.

GIORNATA DEI DIALETTI E DELLE LINGUE LOCALI. È il dialetto l’unica vera lingua madre.

da La Gazzetta del Mezzogiorno del 16 gennaio 2016

Il 17 gennaio è stata proclamata dall’Unpli (Unione nazionale Pro Loco italiano) «Giornata dei dialetti e delle lingue locali». L’iniziativa ha lo scopo di valorizzare le parlate locali, riflettere sulla loro importanza ai fini del recupero di una identità forte, mettere a punto strategie per la salvaguardia dei dialetti.

LUIGI LAFRANCESCHINA: il dialetto come ritorno alle origini (n.117)

Il dialetto, lungi dallo scomparire – come ogni tanto qualcuno sentenzia – è ben vivo e pulsante. Certo, la poesia dialettale non è facile, perché occorre conoscere la struttura della poesia ed avere al contempo un’anima popolare. Per esempio il dialetto in terra di Bari, com’è il caso di Luigi Lafranceschina, che si esprime in una lingua che sta fra il coratino e il bitontino.

Ne viene fuori un impasto ricco di sonorità e immagini imprevedibili. Lafranceschina è poeta del ritorno alle origini, dell’infanzia, delle tradizioni di un tempo.

La poesia aspra e amara di ASSUNTA FINIGUERRA, la poetessa di San Fele (PZ): «Gli uomini per me»

Ho conosciuto Assunta Finiguerra (1946 – 2009) nel 1995, quando per la prima volta andai a San Fele per presentarle un libro di poesie: Se avrò il coraggio del sole era un discreto libro, persino un po’ cerebrale.

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