Agim Mato (si pronuncia Aghìm Màto) l’ho conosciuto qualche anno fa, grazie agli scambi interculturali italo-albanesi promossi dalla Vallisa, che hanno un importante momento negli incontri annuali (ora purtroppo sospesi per il covid) a Saranda, dove Agim vive e gestisce, con i figli, la casa editrice Milosao.
Se volessi stilare una sorta di “graduatoria poetica”, potrei mettere al primo posto i “veri poeti”, che sono in grado di scuotere gli animi e che sanno sapientemente maneggiare, in variegati modi, l’arte del verso; poi farei seguire i “poeti”, che hanno l’animo poetico; poi, gli “scrittori di versi”; poi i manipolatori di penna; poi quelli che farebbero meglio a lasciar stare la penna; poi altre varie categorie, a scelta, ma sempre del genere “che Dio ce ne scampi!”. Ebbene, Mato appartiene decisamente alla prima categoria.