Sovente dico che Molfetta è un luogo quasi ‘magico’ per la poesia e per il mondo culturale nel suo insieme. Molto più che altrove (almeno per ciò che riguarda la Puglia).
Quando penso a Molfetta, subito rammento il mio straordinario maestro delle elementari, Paolo Gadaleta, che sperimentava metodologie e innovazioni degne di don Milani e di Alberto Manzi. Mi ‘appaiono’ i miti come Gaetano Salvemini, Riccardo Muti, don Tonino Bello; mi torna alla mente la narrativa fascinosa di Enrico Panunzio, la pittura di Giaquinto e di Addamiano.