Blog di Letteratura ed altro

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La scrittura di NICOLA ACCETTURA: tra poesia e scienza (n.118)

Gioverà ricordare che Nicola Accettura è uno dei pochissimi Autori in grado di mettere a punto un percorso letterario che si situa tra la poesia e la scienza. Non di scrivere genericamente di scienza, ma di dar vita a una struttura linguistica di poesia scientifica, il che richiede una grande competenza sia nell’ambito delle scienze sia nell’uso della parola.

La poesia di GIUSEPPINA GIRASOLI: ‘scelta’ novecentesca e linguaggio classico (n.118)

Gli sguardi sulle città e il richiamo della natura.

La scrittura di Giuseppina Girasoli è piuttosto complessa, perché molto letteraria, nel senso che si riallaccia alla grande poesia novecentesca italiana, da Quasimodo a Montale, con uso di termini specifici, certamente non quotidiani.

Sia quando scrive di città (Palermo, Matera) che quando si interroga sui destini umani il ‘tono’ resta elevato. Non è mai lingua ‘parlata’, ma lingua colta.

La poesia dialogante di ROSA COSTANTINO (n.118)

Nel n.118 della rivista ‘La Vallisa’ appaiono anche tre testi di Rosa Costantino. La poesia di questa Autrice si muove lungo il binario dell’inquietudine esistenziale, in un mondo che spesso si scherma dietro personaggi emblematici (il viandante – che è il poeta stesso; il commediante).

Un universo di difficile catalogazione, in cui qualcuno ‘ci ha rubato le parole’. Poesia di domande, appena sussurrata, che richiede un lettore disposto a lasciarsi andare sull’onda delle immagini e delle sonorità, quasi come in una dimensione onirica.

La poesia di LOREDANA LORUSSO: l’infanzia e l’eros (n.118)

Alcuni testi di Loredana Lorusso sono già apparsi nel numero scorso de ‘La Vallisa’, con una breve nota biobibliografica che informa come svolga la professione di biologa e come – a brevissimo – sarà stampato il suo primo volume di versi: Menù à la carte. Certo è che Loredana Lorusso si va ritagliando una sua originale specificità nell’ambito della poesia, quello di una scrittura erotica: erotismo come felicità del vivere, gioco di seduzione, momento in cui quasi l’intera vita viene riscattata.

La poesia di CLARA RUSSO: la scuola, il Sud, la nostalgia (n.118)

Nel n.118 della rivista ‘La Vallisa’ alcune pagine sono dedicate a testi poetici di Clara Russo, che si muovono sapientemente – direi con una levità inusuale di linguaggio – tra la passione per la scuola (che è stata la sua grande passione di vita), l’amore per la natura, e specie a quella di un Sud facilmente riconoscibile (le zagare, l’acutissima nostalgia per una fanciullezza di mare e di friselle), la ‘vicinanza’ ad una tortora che aspetta sul ramo più alto. Una poesia – compagna, che cerca il dialogo col lettore attraverso una felice ‘trasparenza’ della parola poetica.

Gli «Stralci di guerra» di ALFREDO VASCO: tra maledizioni e tenerezze (n.118)

Proseguiamo nella presentazione dei testi poetici pubblicati sul n.118 de ‘La Vallisa’). È il turno di Alfredo Vasco – che conosciamo bene come attore, regista e autore di testi teatrali e per la sua storia di allievo di Giorgio Albertazzi – ma sinora meno bene come poeta – anche perché non ha pubblicato alcun libro (ma entro l’anno certamente uscirà un suo volume di versi).

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