Straordinario personaggio, Marcus Vinicius da Cruz de Mello Moraes (1913-1980), meglio conosciuto come Vinicius de Moraes. Poeta e cantautore, e padre della ‘bossa nova’.

Coloro che lo hanno conosciuto lo definiscono come seduttore, coinvolgente, sentimentale, sensuale, ironico, sempre attorniato da stuoli di poeti e musicisti, indifferente alle regole, nottambulo, spendaccione (si vive per l’amore, mica per accumulare denaro…).

Dalla vita sentimentale turbinosa: si sposò nove volte! Proveniva da famiglia facoltosa, fu addetto di ambasciata, studiò in Inghilterra, scrisse molti volumi di poesia, tra i quali Novos Poemas, Cinco Elegias, Poemas, Sonetos e Baladas.

Conobbe Ungaretti e inventò – con Joao Gilberto, la bossa nova. Nel 1969 viene in Italia, dove registra un album intitolato La vita, amico, è l’arte dell’incontro, nientemeno che insieme a Sergio Endrigo, Toquinho e pure Giuseppe Ungaretti (che vi fa dei recitativi). Scrive splendide poesie d’amore:

Marcus Vinicius da Cruz de Mello Moraes (1913-1980)

IL PIÙ CHE PERFETTO

Ah, potessi andare via
con te adesso
verso un orizzonte fermo
(comune, tuttavia…)
Ah, potessi andare via!
Ah, potessi amarti
senza più gelosie
di qualcuno in qualche luogo
di cui non sospetti…
Ah, potessi amarti!
Ah, potessi vederti
sempre al mio fianco
senza doverti dire
mai: attenzione…
Ah, potessi vederti!
Ah, potessi averti
come un luogo
piantato in una terra verde
per abitarti
abitarti fino a morire in te…

C’è sempre – nella sua scrittura poetica – qualcosa di scanzonato, o di musicale, di linguaggio quotidiano affabulante.

In Brasile diventa notissimo come ‘o poetinho’, ovvero’ il poetino’, ma lui è un poeta vero che scrive indifferentemente testi da pubblicare come poesia e testi per le canzoni. Anzi, le due ‘scritture’ si intersecano, si identificano.

Non è possibile distinguere i due Vinicius e lui certamente non lo vorrebbe. Prendiamo Samba delle benedizioni (che fu cantata da Sergio Endrigo):

Meglio essere allegro che triste
Allegria? La miglior cosa che esiste
è così come un sole dentro al cuore
ma se vuoi dare a un samba la bellezza
Hai bisogno di un poco di tristezza
Se no? Bello un samba, no…
Se no è come amare una donna solo bella e beh!
una
donna deve avere qualche cosa in più della
bellezza.
Qualche cosa che piange, qualche cosa che ha
malinconia
un’aria di amore tribolato.

Abbiamo una fortuna. Possiamo vederlo e sentirlo cantare su Youtube. Una voce pastosa, malinconica, suggestiva. Canta insieme ad Ornella Vanoni, per esempio. E poi, cosa possiamo dire a uno che ha inventato, assieme a Jobim, la meravigliosa canzone/poesia Garota de Ipanema?

Vinicius e Jobim vedono sulla spaggia di Ipanema una ragazza così bella che sembra un’immagine paradisiaca:

Guarda che meraviglia
piena di grazia
È lei la ragazza
che viene che passa
dondolandosi dolcemente, sulla via
del mare.
Ragazza dal corpo dorato
dal sole di Ipanema
il suo dondolio è più di una poesia
è’ la cosa più bella che abbia mai
visto passare
Ah, se lei sapesse
che quando passa
il mondo intero si riempie di grazia
e diventa più bello grazie all’amore…

Centinaia di cantanti hanno cantato questa canzone, tra gli altri Armstrong, Chet Baker, Nat King Cole, Ella Fitgerald… Da leggere anche il libro Per vivere un grande amore: consigli tra l’ironico e il ‘didattico’:

Per vivere un grande amore, bisogna stare un poco alla
larga dalla gente…
È un punto a favore saper fare uova strapazzate,
e cosa c’è di più bello che andare in cucina e preparare
con amore una ricca e gustosa insalatina…
Ma tutto questo è inutile, amico mio, se in questa
selva oscura e disperata…,
non sai neanche trovarla, la tua amata!

Muore alla sua maniera: in una vasca da bagno, con in mano un bicchiere di vino. La sua storia ci insegna che, spesso, fare (come siamo soliti noi italiani) una gran differenza tra poeti e cantautori è una follia. La poesia si annida sovente anche nei testi dei cantautori e i cantautori sono molte volte dei veri, grandi poeti. Il Brasile, con Vinicius De Moraes, ne è un esempio eclatante.

Daniele Giancane