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Categoria: Fascicoli

Lezioni di estetica: ciò che appare e ci scuote dal profondo

S. GIVONE, Prima lezione di estetica,
Ed.Laterza 2010

E’ capitato a tutti, una volta o l’altra, al teatro, al cinema, in un museo o davanti a una poesia. Qualcuno, qualcosa si mostra, appare, e ci scuote nel profondo, lasciandoci stupefatti, turbati, commossi. Può capitare anche davanti a un paesaggio o a un volto. È l’irrompere nel nostro campo visivo (o uditivo) di una realtà che ci sorprende e ci seduce, inaspettatamente. È un’emozione assorbente, esclusiva. Tale che il mondo attorno a noi si eclissa, per un momento resta quell’unico fuoco, quella calamita. E’ l’esperienza estetica. Walter Benjamin ha parlato, a questo proposito, di shock, di urto che investe l’individuo. Affine a emozioni amorose o a emozioni religiose e tuttavia irriducibile a quelle. Questo stato d’animo richiede ‘consenso’. Ma è davvero la cosa, è la realtà, ciò di cui si tratta? Della realtà – in fondo – non ci deve importare: la ‘cosa’ non è lì perché qualcuno se ne appropri. Ciò di cui si tratta è l’immagine della realtà. Ossia, come il soggetto si rappresenta la realtà.

Lezioni di estetica: RALPH WALDO EMERSON e l’essenza del poeta.

Ralph Waldo Emerson (1803 – 1882 ) è una formidabile, complessa, variegata personalità intellettuale, fra le più grandi dell’Ottocento. Una sorta di genio: poeta, filosofo, critico letterario, conferenziere eccelso, pastore della Chiesa Unitariana, studioso di psicologia, traduttore di Dante e di poeti persiani, punta di diamante del movimento del ‘Rinascimento americano’.

RALPH WALDO EMERSON, (1803 – 1882 )

Harold Bloom lo ha definito “la figura centrale della cultura americana”. Borges e Frost lo hanno ritenuto un mito. Ma è stato anche – e questo ci interessa in specie adesso, uno studioso di estetica. Un grande studioso di estetica.

Lezioni di estetica : l’arte poetica da Aristotele a Verlaine, passando per Edgar Allan Poe

Aristotele (384 a.C.-322 a.C.); Paul Verlaine (1844-1896); Edgar Allan Poe (1809.1849)

Tanti, sin da Aristotele e Orazio, si sono interessati all’arte poetica, cercando di individuare le finalità dell’arte, le sue metodologie, le sue tecniche. In sostanza cercando di cogliere il ‘segreto’ dell’arte della poesia: perché una poesia (o un poema) piace immensamente e diventa addirittura il fondamento di una civiltà (Omero, per esempio, o Dante Alighieri), e tante altre finiscono in breve nel dimenticatoio? E’ una domanda che attraversa la storia umana, senza ricevere una risposta definitiva.

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