Nel 2008 qualcuno ha comprato all’asta (per 6.600 sterline!) un volume di poesie di Mc Gonagall (1825-1902), unanimemente considerato il peggior poeta di tutti i tempi per – come è stato detto – l’uso maldestro di rime, la povertà estrema del vocabolario, l’incapacità di dar vita a metafore degne di questo nome. Una catastrofe.

Eppure Mc Gonagall (su cui è stato realizzato anche un film con Peter Sellers: Il grande McGongall in immagine) fu molto noto, all’epoca, soprattutto a Dundee e ad Edimburgo, dove imperversò.

Dunque, lui invitato da pub a recitare le sue poesie. In cambio, accettava (a pagamento) di essere ricoperto da lanci di uova, farina, patate, pane raffermo per le sue orribili poesie.

Ma lui si credette sempre un genio incompreso, poeta della regina Vittoria (in realtà la Regina lo fece cacciare in malo modo), cavaliere del ‘Sacro ordine dell’elefante bianco’ (una carica che gli venne data per scherzo).

In un pub, dopo un suo ‘recital’ venne ricoperto da montagne di piselli. Morì in miseria, sempre credendosi un Vate, mentre è stato il peggior poeta di tutti i tempi, una sorta di comico da music-hall (così fu appellato). Ma forse ci vuole arte anche per essere il peggiore. Non è da tutti. Riporto qui due suoi ‘capolavori’:

Salute al Reverendo George Gilfillan di Dundee,
è il più grande predicatore che ho mai visto o sentito.
È un uomo di brillante ingegno,
e in lui si delizia la sua congregazione,
perché lo considerano onesto e semplice,
di indole affabile e raramente udito lamentarsi.
Predica in modo chiaro e diretto,
la gente accorre per udirlo notte e giorno,
e centinaia sono spesso lasciati fuori dalle porte,
perché è il più grande predicatore dei nostri giorni.

William McGongall (1825-1902)

Brava gente di Dundee, le tue voci si alzano,
E Miss Baxter lodano molto;
Rallegrati, canta e balla con gioia,
Perché ha fondato un college a Bonnie Dundee.

Daniele Giancane