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Il ricordo di VINCENZO VALENTE di MARCO I. DE SANTIS (n.73)

Se chiudo gli occhi e provo ad andare indietro nel tempo, mi sembra di scorgere Vincenzo Valente alle prese con i suoi libri e i suoi dizionari, intento a sfogliare e maneggiare con cura quelli che chiamava i «ferri del mestiere», vocabolari come il Du Cange, cioè il Glossarium mediae et infimae latinitatis, o il Meyer-Lübke, vale a dire il Romanisches etymologisches Wörterbuch. Era il suo modo di inoltrarsi nel lungo cammino della sapienza, per tentare dantescamente di alzare lo sguardo «per tempo al pan de li angeli».

Ancora Molfetta. L’oblio su VINCENZO VALENTE e GIANNA SALLUSTIO

S’ è detto di Molfetta come luogo di fervida elaborazione culturale, però (come tanti altri luoghi) avaro di riconoscimenti verso i suoi figli migliori. Tendente a far cadere i loro nomi nell’oblio.

È il caso di Vincenzo Valente (studioso di grande spessore, dalla filologia alla dialettologia). Un riferimento a livello livello nazionale (Marco I. de Santis ha collaborato a lungo con lui).

La scrittura trasparente e ricercata di MARCO IGNAZIO DE SANTIS

Sovente dico che Molfetta è un luogo quasi ‘magico’ per la poesia e per il mondo culturale nel suo insieme. Molto più che altrove (almeno per ciò che riguarda la Puglia).

Quando penso a Molfetta, subito rammento il mio straordinario maestro delle elementari, Paolo Gadaleta, che sperimentava metodologie e innovazioni degne di don Milani e di Alberto Manzi. Mi ‘appaiono’ i miti come Gaetano Salvemini, Riccardo Muti, don Tonino Bello; mi torna alla mente la narrativa fascinosa di Enrico Panunzio, la pittura di Giaquinto e di Addamiano.

I luoghi e i poeti: il “caso” Molfetta.

Da molti anni lego immediatamente i luoghi ai poeti, agli scrittori ed agli artisti che li abitano o li hanno abitati (e che in gran parte ho conosciuto): Ruvo e Biagia Marniti sono una stessa entità; Trinitapoli significa Grazia Stella Elia (ma anche un ottimo narratore come Domenico Lamura ed un grande scultore come Antonio Di Pillo); Barletta è Paolo Polvani, Giuseppe Lagrasta, Teodora Mastrototaro (ma anche Rosa Spera, Renato Russo); chi conoscerebbe Rocchetta Sant’Antonio senza la figura formidabile e tutta da riscoprire di Teresa Di Lascia?

Tè letterario dedicato a Ada de Judicibus Lisena a Molfetta.

L’ Associazione di Promozione Sociale «L’Ora Blu» di Molfetta, nella persona della sua Presidente Marta Maria Camporeale, organizza il tè letterario monografico dedicato alla poetessa molfettese Ada de Judicibus Lisena.

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