Tralasciando le note biobibliografiche dello straordinario poeta inglese (che si possono facilmente rintracciare) riposto oggidì un suo testo che è certamente il più bell’epitaffio che si possa scrivere su un cane, che ancor oggi si trova sulla lapide sotto la quale riposano i resti di ‘Boatswain’, un cane che Byron amò tantissimo, tanto da considerarlo molto meglio di un uomo.

Dell’uomo aveva le virtù, ma non i vizi. Poche righe, semplici, commoventi parole che ci restano per sempre scolpite nella memoria (Anche perché quasi tutti i cani sono così).

Lord Byron

In questo luogo
giacciono i resti di una creatura
che possedette la bellezza
ma non la vanità
la forza ma non l’arroganza
il coraggio ma non la ferocia
e tutte le virtù dell’uomo
senza i suoi vizi.
Quest’elogio, che non sarebbe che vuota lusinga
sulle ceneri di un uomo,
è l’omaggio affatto doveroso alla memoria di
‘Boatswana’, un cane che nacque a Terranova
nel maggio 1803
e morì a Newstead Abbey.

Daniele Giancane