Qualcuno, ogni tanto, mi chiede: come fai a sopportare tanta cattiva poesia che circola sia sui social che nei libri cartacei? Perché in qualche modo – se si vuole essere informati ed avere uno sguardo critico – bisogna pur immergersi nel mondo della poesia: a volte, fra paccottiglia d’ogni genere, brilla qualche pagliuzza d’oro.

Può nascere forse un altro Garcia Lorca, un’altra Emily Dickinson… ma certo è che la situazione generale è quella che ho sempre inquadrato così: su dieci libri di poesie, sette sono immediatamente da mandare al macero (per capire se un tizio ha almeno l’idea di che cos’è la poesia basta leggere cinque o sei pagine, non c’è bisogno di perderci troppo tempo). Due sono discreti o accettabili (è stata cosa buona pubblicarli). Uno è un grande libro, un libro necessario, che è un contributo innovativo al mondo delle Lettere.