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Tag: poesia per l'infanzia Page 1 of 5

Le nenie intramontabili: «Stella, stellina» e «Ambarabà Ciccì Coccò»

LINA SCHWARZ: «Stella stellina». Le ninne-nanne intramontabili.

Anche la ninna-nanna è poesia. Una poesia primigenia, originaria, legata alla voce della mamma che culla e che induce al sonno. Poesia di poche immagini, di rassicurazione. Poesia che si insinua nella nostra memoria col suo ritmo suadente, con la sua dolce cantilena.

Poesia per l’infanzia. GERARDO DIEGO: «E la tua infanzia, di’…». Amare significa tornare all’infanzia.

Gerardo Diego (1896 – 1987), poeta spagnolo appartenente alla mitica Generazione del ’27, creatore dei movimenti del ‘Creazionismo’ e dell’ Ultraismo’, autore tra l’altro de Versos humanos (1925) e di Poemas adrede (1932), è una presenza ineludibile del ‘900 ispanico.

RABINDRANATH TAGORE e la poesia per l’infanzia: «Maternità».

S’è parlato della poesia ‘storica’ per l’infanzia, quella dei Carducci e dei Pascoli, di Pianto antico e Valentino, straordinaria e indimenticabile.

Esiste però un’altra poesia, dalle tinte fortemente spirituali, che ci viene dall’India. Quella di Rabindranath Tagore (1861 – 1941), premio Nobel 1913.

La grande poesia per l’infanzia. ANTONIO MACHADO: «La piazza ha una torre».

Abbiamo molte volte riportato testi poetici di Antonio Machado, straordinario poeta spagnolo (1875 – 1939) della inimitabile generazione del ’98, il poeta di Soledades e degli ‘universali del sentimento’: «Il mio sentimento non è solo mio, ma piuttosto nostro. Nel mio sentire vibrano altri sentire e il mio cuore canta sempre in coro. Che io sia anche per gli altri, questo è il problema della poesia».

Le poesie della nostra infanzia. UGO FOSCOLO: «In morte del fratello Giovanni».

Torniamo, dopo la spensieratezza ritmica de ‘La vispa Teresa’, alla ‘gravità’ di tanta poesia che veniva proposta ai giovinetti, ai quali non si risparmiava nulla, in quanto a contenuti: la sofferenza, la morte, l’esilio, il suicidio.

Le poesie della nostra infanzia. LUIGI SAILER: «La farfalletta» ovvero «La vispa teresa»,

Chi conosce ancora Luigi Sailer? Nato nel 1825 a Milano, insegnante, editore e direttore del periodico per ragazzi ‘Le Prime Letture’, nessuno oggi lo ricorderebbe se non avesse dato alle stampe nel 1865 un libro di poesie per bambini: L’arpa della fanciullezza e, soprattutto, se fra queste poesie spesso banali non gli fosse venuta fuori ‘La farfalletta’, ovvero la celeberrima (almeno fino a qualche decennio fa) ‘La Vispa Teresa’, dedicata a una principessina.

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