La introduzione (o prolusione?) di Daniele Giancane potremmo già considerarla un unico carme, o una laudatio del Sud scritta con i piedi ben piantati in terra e tenendo presenti luci ed ombre.
La introduzione (o prolusione?) di Daniele Giancane potremmo già considerarla un unico carme, o una laudatio del Sud scritta con i piedi ben piantati in terra e tenendo presenti luci ed ombre.
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