ODI ALIMENTARI

Daniele Giancane

Introduzione

Un libro affascinante, ironico, divertente. Ed è una silloge di poesie. 𝘖𝘥𝘪 𝘢𝘭𝘪𝘮𝘦𝘯𝘵𝘢𝘳𝘪, edizioni Tabula Fati, 2020. Sembrerà piuttosto strano a quanti ritengono che poesia sia solo quel drammatico arrovellarsi triste e meditabondo sui macrosistemi esistenziali. E invece…
E invece qui siamo di fronte a una lettura spassosa e leggera, un divertimento che non rinuncia al valore intrinseco della forma e dell’estetica, come suggerito dalla regia illuminata di Daniele Giancane che dall’esperienza social del suo Laboratorio di poesia, tira fuori un autentico colpo di genio: «Si sa che i laboratori di poesia non servono a far divenire poeta chi non lo è, ma sono estremamente utili a far emergere le potenzialità che si annidano latenti in tante persone che affidano i propri pensieri e le proprie emozioni ai versi. Questo laboratorio – che si è rivolto a una quarantina di persone – ha visto, come sempre accade in questi casi, l’emergere di scritture poetiche a volte straordinarie, altre volte assai belle o efficaci, altre volte ancora piuttosto gradevoli. Tra i vari “momenti” del laboratorio (giochi linguistici, metafora, similitudine, haiku) ve n’è stato uno che ha suscitato particolare interesse e ha dato notevoli frutti. È il passaggio dell’invitare i partecipanti a scrivere un’ode a un cibo. Ed è così che quasi tutti i testi prodotti sono stati di ottimo livello, tanto da far balenare l’idea di pubblicare un volumetto di “Odi alimentari”, quasi in contrapposizione alle “Odi elementari” di Pablo Neruda. In questo volumetto il lettore troverà l’ode al pane e pomodoro e l’ode alla pasta al forno; l’ode alle tagliatelle e l’ode alla parmigiana, con un miscuglio di versi e di sapori da leccarsi le dita e da “gustare” gli scritti poetici».

D. GIANCANE, Prefazione a 𝘖𝘥𝘪 𝘢𝘭𝘪𝘮𝘦𝘯𝘵𝘢𝘳𝘪, Ed. Tabula Fati, 2021.

Recensione

C’è chi li detesta (non a torto). Eppure, quando impiegati con buon senso, i social non sono da gettare. Se n’è convinto Daniele Giancane che su Facebook ha avviato un fertile laboratorio di poesia. Fra i tanti “momenti” del laboratorio ce n’è stato uno in cui i partecipanti sono stati sollecitati a comporre un’ode al cibo. La curiosa proposta ha prodotto frutti inattesi. E’ così maturata l’idea di pubblicare un volumetto di Odi alimentari. Edito da Tabula Fati. […] Trentaquattro gli autori per complessive sessantasette liriche. Tra isolati acuti lirici Odi alimentari procede con un entusiasmo che mette simpatia. In tanto festoso delirio papillare, per esempio, la rapa assurge a “sua santità culinaria”, davanti alle trofie al pesto la lingua “capitola al piacere”, la burrata diventa il “candido angelo del peccato”, “l’assolo di piacere” procurato dal cioccolato “lenisce il solco di quella ruga sulla fronte” e così via.
Ma non è il gusto l’unico senso soddisfatto. Qui ci incanta pure dinanzi al colore, agli aromi, alla matericità degli alimenti. E c’è spazio anche per l’udito : lo sfrigolio dell’olio… Questo amplesso col cibo, ambiguamente conteso tra liturgia domestica e sottile piacere orgiastico, produce anche un lacerante regresso, sicché per qualcuno l’aroma delle pietanze che si spande per casa rievoca il “profumo di mia madre” mentre per qualcun altro la memoria indelebile dei sensi riporta alla memoria la figura del babbo : “La mano di mio padre la domenica e tu cornetto mio nell’altra”.
Il cibo, insomma, che risveglia il culto degli antenati e al contempo rinnova un patto di fedeltà alla terra, al sangue, alla tradizione. E pensare che la Chiesa inserisce la ‘gola’ tra i sette vizi capitali… A comporre questo piccolo esercito di ‘peccatori’ sono : Nicola Accettura , Mara Berlen, Mariella Ceglie, Anna Cellaro, Laura Cersosimo , Simona Chiesi, Carmelo Colelli, Orietta Degiorgi, Dora Laera, Luigi Lafranceschina , Cosimo Lamanna, Antonio Latino, Maria Pia Latorre, Riccarda Lombardi, Loredana Lorusso, Federico Lotito, Ornella Mamone Capria, Monica Messa, Pasquale Montalto, Pietro Morelli, Maria Paciullo, Carmen Palmiotta, Maria Daniela Pierri, Grazia Procino, Mariangela Prudente, Angela Redavid, Pasqua Sannelli, Rosda Spera, Francesco Spilotros, Luciano Valentini, Alfredo Vasco, Mara Venuto, Sonia Vivona e Giuseppe Zilli.

I. INTERESSE, 𝘓’𝘦𝘴𝘦𝘳𝘤𝘪𝘵𝘰 𝘥𝘦𝘪 𝘱𝘦𝘤𝘤𝘢𝘵𝘰𝘳𝘪, in “Quotidiano di Bari, 16 ottobre 2020.