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Tag: Maurizio Evangelista

«La parola e il mare». Racconto di un viaggio di andata e ritorno di MAURIZIO EVANGELISTA

E non c’è niente di più bello dell’istante che precede il viaggio, l’istante in cui l’orizzonte del domani viene a renderci visita e a raccontarci le sue promesse.

Milan Kundera

Il viaggiatore sceglie con cura cosa portare con sé: pochi oggetti essenziali e leggeri, scarpe comode e vestiti adatti a qualsiasi temperatura. Per il viaggiatore la destinazione non è meno importante del viaggio, se perdersi è la sua sfida, la sua conquista. Il viaggiatore conosce le tappe del suo itinerario. Ha una carta geografica davanti a sé per ricominciare, ogni volta, una storia. E i protagonisti delle sue storie sono quasi sempre persone sconosciute, porti stranieri e sognatori.

GIULIA NOTARANGELO legge «Mr.me» di MAURIZIO EVANGELISTA.

POETA

Ho provato
a sfondare
pareti
di parole

Ho cercato
la chiave
della tua
ricerca

di SENSO.

(1° giugno 2018) A Maurizio
G. NOTARANGELO, Quel che resta, Tabula fati 2018

«Mr.Me» di MAURIZIO EVANGELISTA ai LUNEDI LETTERARI de La Vallisa.

Lunedì, 20 giugno 2022, presso la Libreria ROMA in P.zza Aldo Moro, 3 a Bari, sarà presentata la nuova silloge di poesia di Maurizio Evangelista dal titolo Mr. Me (Arcipelago Itaca, 2022), primo Premio Arcipelago Itaca per raccolta inedita non opera prima.

«Il fantasma», il racconto surreale di MAURIZIO EVANGELISTA.

Il fantasma uscì all’alba con la vestaglia bianca del padrone di casa.
Gli stava comoda sul corpo senza carne ed ossa, anche se non era più nuova, certo, con due buchi sul cappuccio che sembravano due occhi. Se la tirava su fin sopra la testa e si faceva paura da solo.

Gli dava un portamento alquanto spavaldo mentre, quatto quatto, si muoveva tra i corridoi. Di quella casa conosceva già ogni angolo e fessura; di cambiamenti, oh sì ne aveva visti tanti negli anni.
Chissà da quanti anni era là!

La poesia di MAURIZIO EVANGELISTA: una tra le voci giovani più interessanti (n.116)

Maurizio Evangelista è un poeta ed organizzatore culturale di Bisceglie, Puglia. Alcuni suoi lavori sono apparsi in antologie estere tradotte in serbo croato, inglese, russo, polacco e albanese. Con il suo libro “La città inventata/ Izmišljeni grad”, pubblicato in Serbia nel 2015, e poi edito in Italia , ha ricevuto il premio della critica “Vrdnicke Venac Vile” a Sremski Karlovci.

La poesia e la pellicola. Il cinema Beat.

Una mattinata nella settima arte.

Nel 1959 abbiamo due titoli che richiamano da vicino la Beat generation: grazie al regista e fotografo Robert Frank, che firma la pellicola “Pull My Daisy”, la vita dei poeti beatnik entra nel cinema già nel titolo, che richiama una poesia scritta da Ginsberg, Kerouac e Cassady alla fine degli anni ’40 con una tecnica originale (una persona scriveva il primo verso mentre l’altra scriveva il secondo e così via in sequenza) ma anche con la partecipazione dello stesso Kerouac (è sua la voce fuori campo) e di Ginsberg e Gregory Corso, che recitarono nel film in brevi camei.

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